POESIE DI NINO OXILIA

POESIE DI NINO OXILIA Nel 1909, all'età di vent'anni, Nino Oxilia pubblicò la raccolta “Canti brevi” grazie all'amico Ernesto Cazzola. Edito da Spezia di Torino, il volume risente sia del Crepuscolarismo che di un certo maledettismo alla Baudelaire, presenti una Torino spesso grigia e fredda e una Liguria a tratti burrascosa e a tratti solare.

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Del 1909 fu anche l'edizione, a furor di popolazione studentesca, dell'Inno dei Laureandi Il Commiato, che fu stampato dall'editore Gori con copertina disegnata da Golia (Eugenio Colmo) e musica di Giuseppe Blanc. Come noto, l'inno studentesco dal celebre ritornello “Giovinezza, primavera di bellezza” negli anni successivi avrebbe subito numerose trasformazioni, segnando la storia del nostro Paese. Vedasi in proposito l'articolo pubblicato in altra sezione del sito: QUI. Da segnalare inoltre il saggio “Le origini dell'Inno dei Laureandi Il Commiato” apparso nel 2013 sulla rivista “Studi Piemontesi”: QUI.

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Nel 1918, a un anno dalla caduta di Nino Oxilia in guerra sul Monte Tomba, fu data alle stampe la raccolta postuma “Gli Orti” (Alfieri & Lacroix, Milano), con prefazione di Renato Simoni (vd. wikipedia) autore del “Nessun dorma” della “Turandot”: l'ultima opera, rimasta incompiuta, di Giacomo Puccini. Il manoscritto era stato portato al fronte: durante la battaglia che uccise il poeta anche le poesie furono martoriate e in parte sono andate perse per sempre. Perciò “Gli Orti” è una silloge mutilata. Nel centenario della Prima Guerra Mondiale è stato pubblicato uno studio in merito, dal titolo: “Nino Oxilia: Gli orti (1918), l'amore per Maria Jacobini, il Futurismo e il Cantico dei cantici” apparso nel 2017 sulla rivista “Studi Piemontesi”.

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Nel 1973 lo studioso Roberto Tessari curò la pubblicazione di tutti i versi oxiliani nel volume “Poesie”, apparso per i tipi di Guida Editore di Napoli. La raccolta, arricchita da un ponderoso saggio, include i “Canti brevi”, gli “Orti”, le poesie sparse tra cui l'Inno dei Laureandi, e anche una piccola produzione inedita di “Primi versi” composti da Oxilia nei primi anni dell'adolescenza. Fu la signora Vanna Maggi, nipote del poeta, a concedere gentilmente il quaderno di precoci manoscritti poetici al curatore Roberto Tessari, che, scomparso nel 2019, fu direttore del Dipartimento di Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell'Università degli Studi di Torino.

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Nel 2014 il poeta Roberto Rossi Precerutti (vd. wikipedia) direttore della collana “La Mandetta” della Neos Edizioni di Torino, promosse la riedizione dei “Canti brevi” affidandone la curatela a Patrizia Deabate. Il volume uscì il 21 giugno 2014: lo stesso giorno in cui all'Auditorium Rai di Torino veniva proiettato il film di Oxilia “Rapsodia satanica”, il cui accompagnamento musicale di Pietro Mascagni fu eseguito dal vivo dall'Orchestra Sinfonica della Rai.

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Nel 2018 e nel 2019 rispettivamente, escono due nuove edizioni dei “Canti brevi” e de “Gli orti” a Cura di Camillo Samsa e Francesco Tosi, per le Edizioni Schegge Riunite, nella collana Pleniluni.












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